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L. Stefanelli

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L. Orlandini

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F. Bigongiari

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L. Stefanelli

Dalla quarta:

“Terra di bestie, la Maremma: uccelli d’ogni tipo, e poi ramarri, vipere, frustoni, bottai, saettoni, cinghiali, ricci, istrici, tassi, nutrie, lupi, daini, caprioli, donnole, perfino le lontre, ma il più indomestico e fuori luogo di tutti è proprio l’uomo.”

Un romanzo in musica per rivivere la Maremma della seconda metà dell’Ottocento e conoscere gli uomini e le vicende che l’hanno animata.

Descrizione:

“Io, Domenico Tiburzi, nacqui a Cellere, in provincia di Viterbo, il 28 maggio di 60 anni fa, in una famiglia povera ma non abbastanza, perché l’occhi pe’ piagne il Signoriddio ce l’aveva lasciati, bontà sua. Terra ingrata la Maremma, non ti ridà la metà della fatica che fai pe’ coltivalla. Erano anni quelli in cui le bestie e il formaggio secco li dovevi divide colle zanzare, non potevo fa altro che il pastore ol bracciante: piegato sulla vanga a rovescia’ zolle da mattina a sera. So sempre stato una testa calda, che vòi… E ‘un mi so mai garbati quelli che sfottono e non ho mai riconosciuto l’autorità, ero fatto così.”

Ogni capitolo è arricchito di un QR code con cui poter ascoltare letture e brani dell’omonimo spettacolo teatrale.

Disponibile
12,50 €

A. Recami

Actes, giovane etrusco di cui percorriamo la vita fino alla vecchiaia, in una serie di episodi, luoghi e persone dipinge quel mondo, che ci appare ancora favoloso e nebuloso. Lo scenario è la costa toscana e laziale, ma con puntate in altri paesi, a soddisfare il suo innato desiderio di conoscenza e di curiosità. In parallelo, un personaggio moderno racconta sue storie di oggi, in qualche modo legate a quei luoghi, o ad un sentire simile a quello dell’etrusco. Un filo di mistero collega i personaggi come un’avventura fantastica che supera il tempo.“L’aver preso da tutti deve essere stata la loro forza; ma anche la loro debolezza, nella frammentazione che li ha visti sconfitti dal monolite romano.

Disponibile

K. Taddei

Niccioleta, giugno 1944. Una tra le stragi più efferate di una guerra che stava volgendo alla fine. 83 minatori trucidati dai nazifascisti. Morti per sbaglio, per caso, per sfortuna, o perché si sa: la guerra è guerra.

Disponibile

S. Montomoli

Cosa successe a Baratti nel 1200? Chi era la donna dai chiodi in bocca e inchiodata al terreno? Che relazione aveva con la vicina sepolta insieme ad alcuni dadi?
Stregoneria, superstizione o violenza gratuita verso le donne?

Dopo il misterioso ritrovamento da parte degli archeologi impegnati negli scavi a Baratti, due ragazzi si interrogano e indagano su questo strano caso.

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Scrittori di Massa

a cura di Paola Zannoner

L’area delle Colline Metallifere della provincia di Grosseto era tana di minatori, era covo di briganti, era macchia di cacciatori, forse per questo ha mantenuto più a lungo di altre zone la sua caratteristica ambientale. Questa zona rurale e semplice, arcaica, è rifiorita nelle bellissime campagne dorate di girasoli, nelle colline di olivi centenari, nei boschi di castagni, nei borghi medievali, punteggiati di fiori ai balconi come in Trentino e pronti a squadernare piazzette ripavimentate in cotto e piccoli musei, simili ai gioielli discreti delle signore di gran classe.

Se uno vuol conoscere meglio questa zona, entrare negli itinerari segreti, come fa? Si affida al racconto di chi conosce bene la zona, la abita da sempre, e anche se non è ciclista professionista, con il ciclista chiacchiera, lavora gomito a gomito, si fa dire, magari ogni tanto va a fare un giretto, ma soprattutto i posti e i percorsi, i personaggi, le storie, il passato e il presente, l’intreccio delle persone con l’ambiente, tutto questo lo sa narrare.

Lasciate che siano gli scrittori del collettivo “Scrittori di Massa” a portarvi fin qui sulle Colline Metallifere, a farvi salire sul sellino e ad accompagnarvi con le loro capacità evocative nei sentieri maremmani. Seguendo il filo dei loro racconti, ce la farete a trovare il percorso che sulla mappa non c’è.

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S. Montomoli

Anno 215 a.C., seconda guerra punica: Annibale sbaraglia gli eserciti romani nella penisola italica. In Sardinia uomini intelligenti e coraggiosi, come Hampsicora ed il figlio Josto, decidono che è l’ora di cacciare Roma.

Nasce l’esercito sardo più potente conosciuto. È la rivolta per la libertà sullo sfondo della civiltà nuragica.

Disponibile

L. Orlandini

Quest'opera, articolata in 14 capitoli e un"interessantissima appendice, si sviluppa come un viaggio verso le nostre origini. Chi erano gli etruschi? Perché era possibile parlare di "Etruria Felix"? In che modo le nostre radici possono continuare ad influire sul nostro futuro?

Le risposte a questi e ad altri quesiti possono essere ritrovare nelle pagine di questo libro: un viaggio attraverso notizie storiche comparate, piccole curiosità, aspetti meno noti e racconti spiccioli per conoscere in modo diversi la popolazione che abitò le terre di Maremma. Dalla questione delle origini alla vita quotidiana, i miti e le credenze di quest'antico popolo, dalla grandezza di Mecenate ai reperti del Lago dell'Accesa, tanti percorsi intersecati nelle pagine di questo libro.

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F. Bigongiari

con un contributo di Giuseppe Marcenaro e un’appendice fotografica trappa dalla collezione Grassi.

Due lavori realizzati a 150 dall'Unità d'Italia, affinché la storia di Scarlino resti patrimonio dei sui figli. Bigongiari legge la vasta bibliografia esistente sul salvataggio di Garibaldi operato in Maremma nel 1849. Ma non si fida.

La sente molto reticente, mancando un riferimento al quadro politico ed organizzativo che la borghesia illuminata si era data per lottare contro le tirannie dell'epoca. Opera quindi una serie di interviste a personaggi che possiedono informazioni tramandate da padre in figlio.

Rimosse le remore della segretezza e della tutela dei nomi, non più giustificate dopo sì tanto tempo, offre in lettura una linearità di comportamenti ed una profonda coerenza ai principi non sempre riconosciuta al Generale Garibaldi. Marcenaro non ha la possibilità di sentire il territorio. Si affida alla sola bibliografia.

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