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Scrittori di

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S. Sabatino

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A. Cordovani

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S. Montomoli

Secondo Erodoto gli Etruschi, che in realtà si chiamavano Rase(n)na o Rasna, venivano dall’Asia minore, in particolare dall’antica regione Lidia, oggi parte della moderna Turchia.

In Lidia si sarebbe verificata una prolungata e grave carestia che avrebbe indotto il re Atis ad organizzare la prima grande migrazione verso la nostra penisola via mare, a cui ne seguirono, certamente, molte altre, anche dalle regioni confinanti. Ma non c’è nessun racconto che descriva queste migrazioni.

Sappiamo sicuramente che se non c’era vento dovevano remare. Ma in quali avventure si saranno trovati coinvolti? Quante difficoltà drammatiche avranno dovuto superare?

Disponibile

C. Lomele

Conversazioni con il mondo vivente.
Nei luoghi naturali, quando c’è una certa luce, una certa distanza o altezza dagli occhi, un certo modo di porre lo sguardo o l’orecchio, capita di scoprire certi particolari abitatori di quel luogo.

Ed è tutto lì, in quel piccolo ora…

Disponibile

A. Ballati

Etiopia. Un tuffo in una cultura. Etiopia è come tornare bambini e chiedere alla maestra come facevano le capanne gli uomini primitivi. - Fango e argilla, Arianna! -.

È ritornare alle origini e restare meravigliati. Etiopia è lasciarsi trasportare da un ballerino dentro un ritmo tribale. Colpi di piedi che prendono l'energia dalla terra e scuotono il corpo ed il torace come fossero maracas. Battiti di vita ed eco di tamburi. Malinconiche melodie che scendono dalle stelle.

Sono i colori bruni della terra e il verde delle foglie di banana. Un antico respiro. Etiopia è mangiare con le mani tutti dallo stesso piatto, e sporcarsi le dita. Assaggio ogni cosa... e mi ripeto che posso farcela nonostante abbia la bocca in fiamme e non sappia dove mettere la lingua.

Disponibile

F. Bottari

Viaggiare in Oriente spinta dal bisogno di sapere chi sei seguendo la propria voce interiore.

Andare tra gli sciamani delle steppe mongole dove l’occhio umano così finito non riesce a dare né un inizio né una fine a quello sconfinato orizzonte. Girovagare nell’estremo sud cinese sulla “via del the e dei cavalli” tra ripide risaie di montagna dove si incontrano e si fondono il cielo e la terra.

Trovarsi in tranquille vallate al confine tra il Laos e la Cina tra i contadini che da sempre si considerano “i figli del Dio Celeste” e poi nello Yunnan dove da millenni gli abitanti celebrano la “festa della luna” nella notte in cui questa raggiunge la minor distanza dalla terra ed è all’apice della luminosità e che, secondo la leggenda, è l’unico momento in cui si può incontrare con il Sole.

Meditare in un ashram indiano con la “regola del nobile silenzio” per trovare la “vera conoscenza” e arrivare poi alla meta, cioè alla consapevolezza di potersi percepire, nell’istante presente, esattamente per quello che si è. Né più, né meno. Un viaggio per andare lontano e per ritrovare se stessi.

Disponibile

O. Bayer

Traduzione: Alberto Prunetti

Questo breve testo dello scrittore argentino Osvaldo Bayer, scritto nel corso del suo esilio tedesco, mette il dito in una serie di piaghe che sono rimaste ancora aperte, a distanza di tanti anni dalla stesura del manoscritto originario.

Nella seconda metà degli anni Settanta Osvaldo Bayer riparò in Germania, sfuggendo per un soffio, grazie all’intervento dell’ambasciata tedesca, ai posti di blocco degli sgherri dei militari che con un colpo di stato si erano impossessati del potere nel paese australe.

Negli otto lunghi anni d’esilio lottò perché venissero alla luce i crimini di chi sequestrava e torturava ogni giorno centinaia di giovani dissidenti. Una lotta tra due fronti: da un lato, fare controinformazione verso l’Argentina; dall’altro svelare ai cittadini delle democrazie occidentali quali tacite alleanze i loro governi avevano stretto con i dittatori asserragliati nei ministeri di Buenos Aires.

Disponibile

P. Pagliarini

Quella mattina sull’Aurelia spirava un vento gelido. Di quelli che tagliano la faccia. Lorenzo accettando un passaggio in autostop, non pensava certo di andare incontro ad uno sconcertante destino. E nessuno poteva immaginare che quel fatale incidente andasse a collocarsi in una trama oscura rivelando realtà nascoste e sconcertanti.

Luana Del Presale, l’affascinante sostituto procuratore di Grosseto e il maresciallo dei Carabinieri di Follonica, Gaetano Barbarossa, in un crescendo di tensioni, andranno a scoprirei fatti criminali che legano in un intreccio perverso luoghi e personaggi: dalla selvatica Garibalda, madre-padrona di cinque figli con i quali vive in un bosco isolato dal mondo, allevando e macellando maiali, a Spartaco e Michela, giovane e sfortunata coppia di contadini in procinto di diventare genitori, allo strano ed elegante girovago che sa uccidere i maiali e sa lavorare la loro carne. E forse non solo la loro carne...

Disponibile

S. Montomoli

Una piacevole crociera si tinge di giallo.

Mistero, tensione e indagini a ritmi serrati in questa nuova avventura di Matteo e Denise, giovani innamorati e pieni di energie. Una storia d’amore ma anche un’oscura vicenda che attinge drammaticamente, all’attualità italiana.

In stock

K. Taddei

Niccioleta, giugno 1944. Una tra le stragi più efferate di una guerra che stava volgendo alla fine. 83 minatori trucidati dai nazifascisti. Morti per sbaglio, per caso, per sfortuna, o perché si sa: la guerra è guerra.

Disponibile

R. Pieraccioli

“La Primavera”: una stagione dove tutto sembra possibile ma anche un simbolo dell’atrocità della guerra e di tutta la sua forza distruttrice. Speranza ed illusione, dolcezza e crudeltà si snodano in un continuo confronto, spesso violento ed inspiegabile, nei racconti di questa raccolta, dove gli anni Quaranta del secolo scorso fanno da sfondo a vicende intense e vivaci in cui l’autrice indaga a fondo i diversi aspetti dell’animo umano.

Roberta Pieraccioli prende spunto da fatti realmente accaduti, come il ritrovamento della testa della statua de la Primavera di Pietro Francavilla del ponte Santa Trinità di Firenze fatto saltare in aria dai tedeschi nel 1944, e ne elabora narrazioni in grado di far immergere il lettore in un passato ancora molto vicino.

Disponibile

S. Montomoli

Cosa successe a Baratti nel 1200? Chi era la donna dai chiodi in bocca e inchiodata al terreno? Che relazione aveva con la vicina sepolta insieme ad alcuni dadi?
Stregoneria, superstizione o violenza gratuita verso le donne?

Dopo il misterioso ritrovamento da parte degli archeologi impegnati negli scavi a Baratti, due ragazzi si interrogano e indagano su questo strano caso.

In stock
16,00 €

A. Zarlatti

Cinque traiettorie lontanissime, cinque vite, che arrivano a incontrarsi e a modificarsi sulle note di un’assordante “musica del caso” tra l’Italia e Cuba.

E poi l’unico imprevisto possibile, l’unica variazione di un percorso lineare e razionale: l’amore, o quello che resta dell’amore in un’epoca senza dio. Un salto. la deviazione lieve nella traiettoria di un atomo. Quella variazione che ti catapulta in un istante dalle fredde leggi della fisica a quelle del cuore.

Quella variazione che fa dire a Corrado, uno dei protagonisti di questo romanzo corale: “Sarei un pazzo se ti parlassi di libertà. Ti parlo di sopravvivenza. Niente a che vedere con la politica, né tantomeno con l’etica. Pura biologia...” “Da quando pensi alla sopravvivenza degli altri?” “Da quando li ho visti morire, uno ad uno, dentro di me...”

Disponibile
10,00 €

F. Pagliai

Federico racconta l'Africa come essa è, con i suoi personaggi ed i suoi colori. Si reca in Etiopia per una missione umanitaria. Si potrebbe pensare ad un libro che di questa racconta. Invece, dopo un primo ritratto dei partecipanti alla missione, essa quasi scompare, travolta dalla terra d'Africa, dal suo popolo. Sono le persone che interessano a Federico, Andryzo, Aynka, i bimbetti cenciosi sciamanti nelle vie di Wasserà. Sono le persone che tratteggia con la sua maestria. Federico è una penna svelta, veloce, non induce in inutili  ricami, punta dritto al cuore. E dritto al cuore arriva anche stavolta. Anche stavolta ti rapisce e ti porta a Wasserà e tu puoi vivere con lui quegli attimi, conoscere Emiliano, Giorgio Novella e Alessandro, le suore dell'Health Center, Wasserà, le scimmie, il cercatore di serpenti e quanto di più naturale e antico, anzi perenne, l'Africa ti offre.

(Dalla prefazione di Jacqueline Monica Magi)

Acquistando questo libro sostieni H.H.P.P.

Disponibile
15,00 €

Quartiere Coffee

Dieci anni di musica di una delle raggae band più importanti della penisola. La storia del gruppo ripercorsa attraverso fotografie che riescono a descrivere questi dieci anni meglio di mille parole.

Disponibile

D. Bardelli

Elisa è una giovane studentessa, presto abbandona i suoi studi in conservatorio per seguire due amici in partenza per l’India e il Nepal, sogno di tanti giovani come lei negli anni settanta. Arrivati a Kathmandu, lascia i compagni di viaggio per recarsi in una collina vicina dove incontra un monaco che guida giovani occidentali alla ricerca di una via spirituale alla vita. L’incontro tra Elisa e il monaco è fulminante, la ragazza decide di rimanere lì insieme ad altri ragazzi come lei.

Attraverso gli occhi di Elisa vengono esplorate le vicende, le emozioni e le aspirazioni dei suoi nuovi compagni i ricerca, non ultimo il monaco, figura carismatica e fondamentale in questo percorso. Sullo sfondo di panorami mistici ed evocativi, i protagonisti di questo viaggio intraprendono cammini di vita alla luce di nuove consapevolezze ed esperienze.

Disponibile

Scrittori di Massa

a cura di Paola Zannoner

L’area delle Colline Metallifere della provincia di Grosseto era tana di minatori, era covo di briganti, era macchia di cacciatori, forse per questo ha mantenuto più a lungo di altre zone la sua caratteristica ambientale. Questa zona rurale e semplice, arcaica, è rifiorita nelle bellissime campagne dorate di girasoli, nelle colline di olivi centenari, nei boschi di castagni, nei borghi medievali, punteggiati di fiori ai balconi come in Trentino e pronti a squadernare piazzette ripavimentate in cotto e piccoli musei, simili ai gioielli discreti delle signore di gran classe.

Se uno vuol conoscere meglio questa zona, entrare negli itinerari segreti, come fa? Si affida al racconto di chi conosce bene la zona, la abita da sempre, e anche se non è ciclista professionista, con il ciclista chiacchiera, lavora gomito a gomito, si fa dire, magari ogni tanto va a fare un giretto, ma soprattutto i posti e i percorsi, i personaggi, le storie, il passato e il presente, l’intreccio delle persone con l’ambiente, tutto questo lo sa narrare.

Lasciate che siano gli scrittori del collettivo “Scrittori di Massa” a portarvi fin qui sulle Colline Metallifere, a farvi salire sul sellino e ad accompagnarvi con le loro capacità evocative nei sentieri maremmani. Seguendo il filo dei loro racconti, ce la farete a trovare il percorso che sulla mappa non c’è.

In stock
12,00 €

A. Nutini

Alessandro Nutini, batterista della Bandabardò, è appassionato di tennis e di calcio, di sole e di lentezza.

Da anni si diverte ad usare la propria pagina Facebook come se fosse un blog dal quale raccontare un po’ quel che gli va, passando senza soluzione di continuità da piccoli racconti surreali ad agrodolci commenti riguardanti quel che gli succede intorno: politica, attualità, costume. Un autoritratto attraverso piccoli scritti, spesso redatti a notte fonda, tra un concerto e l'altro.

Dove, alla fine, tutti vissero felici e contenti. Fino alla prossima zanzara, o ad una nuova esilarante uscita di Calderoli.

In stock

S. Montomoli

Anno 215 a.C., seconda guerra punica: Annibale sbaraglia gli eserciti romani nella penisola italica. In Sardinia uomini intelligenti e coraggiosi, come Hampsicora ed il figlio Josto, decidono che è l’ora di cacciare Roma.

Nasce l’esercito sardo più potente conosciuto. È la rivolta per la libertà sullo sfondo della civiltà nuragica.

Disponibile

S. Sabatino

L'appassionante esperienza di un cooperante in alcuni Paesi dell'Africa Occidentale, in terre difficili e affascinanti con mezzi pubblici sgangherati, caricati di ogni genere di cosa, su strade sterrate e con un'afa da impazzire tra la meraviglia di questi popoli, delle loro tradizioni, dei rituali, dei simboli, alla scoperta di grandi uomini come Thomas Sankara, dei miti e delle leggende. Ma anche la denuncia dell'estrema povertà, delle ingiustizie, delle violenze e dei disastri compiuti dalle multinazionali, dalla grande finanza, dai governi corrotti, dai colonizzatori vecchi e nuovi.

Il diario non è altro che uno strumento per comprendere meglio i motivi che impediscono a questo Continente di risollevarsi da una condizione di miseria e di continua provvisorietà. Attraverso il viaggio l'autore ripercorre la sua vita, le sue intime sensazioni di uomo e la conoscenza di sé e dell'altro.

Disponibile

A. Zarlatti

Alcune strade per Cuba è una raccolta di 15 racconti che hanno in comune lo scenario di Cuba coi suoi colori, le sue bellezze, le sue miserie, le sue grandi contraddizioni. Racconti, intervallati da ispirazioni alcoliche, che formano una specie di caleidoscopio attraverso il quale osservare una realtà dalla quale si è talvolta attratti ma anche, spesso, respinti, che diventa talvolta una metafora di qualcosa di sostanziale ma anche, sovente, un palcoscenico di personaggi minori, di piccoli esseri, di sopravviventi.

L'io-narrante cambia di racconto in racconto per descrivere un mondo che non potrà mai essere soltanto esteriore ma semmai un intreccio tra dentro e fuori, tra un mondo e gli occhi che guardano quel mondo. Brani di narrazione più "paesaggistica" si alternano ad altri dove la "cubanità" è più una dimensione interiore, un tessuto dove qualsiasi lettore, anche quello digiuno dalle cose cubane, riesce ad intrecciare le proprie direttrici più intime.

Disponibile

A. Cordovani

Morire in pista, a 24 anni, dodici giorni dopo la conquista del secondo titolo mondiale consecutivo.

Morire in pista, a 24 anni, sei mesi dopo uno stop dall’attività per un cuore matto e una storiaccia maledetta di visite e burocrazia.

Morire in pista, a 24 anni, mentre la vita dovrebbe correrti incontro e invece il destino ti prepara lo scherzo più terribile.

Novara, Palakennedy. Martedì 27 settembre 1988, ore 21.17. Il giorno dilaniato dal dramma, l’ennesimo buco nero nella storia dello sport, la fine del viaggio terreno di Stefano Dal Lago, la Farfalla a rotelle, per il suo modo di muoversi e giocare sui rettangoli del pianeta.

Autore:

L'hockey su pista non è uno sport, ma il gioco più bello del mondo. Un gioco che può essere anche crudele e riservare storie per niente a lieto fine come quella di Stefano Dal Lago. Andrea Cordovani, 46 anni, giornalista professionista, caporedattore del settimanale Autosprint per mestiere scrive di auto e competizioni; per passione racconta di pattini, palline, bastoni e rotelle. Stavolta ripercorre la carriera della Farfalla a rotelle a 25 anni dalla sua scomparsa, una morte in diretta, quasi annunciata, arrivata pochi giorni dopo la conquista di un titolo mondiale, il secondo consecutivo per il giocatore di Trissino. Un finale terribile per una storia che non poteva essere dimenticata, un dramma consumato sul terreno di gioco, una vita sacrificata allo sport che Stefano amava sopra qualsiasi altra cosa.

Con “La Farfalla a rotelle”, il cronista nato a Follonica rievoca le imprese di un ragazzo nato fuoriclasse e divenuto presto campione. Un giocatore che l'autore di questo libro ha avuto il piacere di vedere in azione sin dai suoi primi anni di carriera, quando andava a caccia di sogni con la maglia della squadra della sua piccola cittadina della provincia vicentina. Per lo stesso editore, Cordovani, ha pubblicato “Una vita in pista” dedicato a Raul Micheli l'ex CT della Nazionale di hockey campione del mondo in Germania nel 1997.

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